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Ultimatum su morbillo e varicella: è davvero così essenziale debellarli?

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Da una delle numerose mail che arrivano per la promozione di iniziative riguardanti la salute, siamo rimasti colpiti da quella che parla del meeting della OMS che si occupa di fare il punto sulla campagna di vaccinazioni nei singolo Paesi dell’UE. A parte scoprire che c’è una commissione specifica per l’eliminazione del morbillo e della rosolia, ci siamo resi conto di quanta importanza abbiano queste due malattie ancora oggi; tanta, da aver ricevuto addirittura un ultimatum: entro il 2015 dovranno essere eliminate. Abbiamo deciso di non tediarvi con il piano di lavoro di questa Commissione creata ad hoc, alla quale aderiscono 53 paesi tra Europa e resto del mondo, vogliamo solo condividere delle considerazioni che invitiamo a commentare.

Si parla di queste malattie come di qualcosa di veramente grave anche se i dati in nostro possesso non lo fanno credere: mortalità del morbillo tra 0.1 e 2 ogni 1000; della rosolia 1 ogni 30.000, aggiungiamo la parotite che va da 2 a 50 per milione. Andrebbero comunque fatte altre considerazioni sulle realtà sociali, igienico sanitarie e alimentari in cui avvengono queste morti. Le teorie sono diverse, e forse la cosa migliore sarebbe dare ad ognuno la possibilità di informarsi e scegliere quale sia la cosa più giusta da fare. Il problema è che spesso le informazioni pendono molto più in una direzione piuttosto che in un’altra.

Se ultimamente si sta parlando di nuovo di morbillo, potrebbe essere che è perché è nato un nuovo ceppo  più evoluto? Vaccinare una bambina a pochi anni di vita contro la rosolia per preservarla da futuri problemi in gravidanza, non è forse precoce come scelta? L’effetto potrebbe svanire e ci si ritroverebbe in età fertile con lo stesso rischio di ammalarsi.

Diciamo che in un’epoca in cui le malattie principali ci sembrano essere quelle cardiache, diabetiche e tumori vari, sembra eccessiva una commissione che si prefigge, come dicevamo, addirittura l’obiettivo di cancellare due malattie (da prevenire con vaccinazione) entro il 2015. Chiedendo interventi governativi specifici. A noi tutti, che stiamo vivendo un periodo di forti restrizioni, di pesanti tagli, forse piacerebbe sapere che il Ministero della Salute mantenesse aperti più Ospedali e presidi a tutela dei cittadini. Di avere strutture che possano permettere interventi veloci e non viaggi di decine di chilometri per essere assistiti. I numeri della mala sanità ci sembrano peggiori del morbillo!

Ma per informarci ci sono numerosi articoli che trattano questo dilemma. C’è ovviamente chi è favorevole e chi no e spesso fa più rumore chi parla con microfono che chi ha solo una voce normale. Vogliamo citare, tra i tanti che parlano a bassa voce, infatti non gli abbiamo neanche chiesto il permesso, ma ci sembra molto esplicito, un articolo del dott. Stefano Tasca: Allattamento, svezzamento, educazione, prevenzione. E’ un altro punto di vista, quello forse più silenzioso a cui sarebbe giusto dare più risonanza. Non diciamo che abbia necessariamente ragione, ma legge la storia della stessa medaglia dall’altro lato, storia che non sempre a noi viene raccontata.

Ma più volte abbiamo ribadito il concetto che conoscere ci dà libertà per cui noi offriamo uno spunto. A chi vuole, l’opportunità di coglierlo.

Buona decisione, sappiate che il programma del WHO  European Regional Verification Committee Meeting, si svolgerà nella prima settimana del novembre di quest’anno, e tutti dovranno essere “allineati”

Ultimatum su morbillo e varicella: è davvero così essenziale debellarli? post tratto dal blog: Benessere da Condividere

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